Parte il cammino dell’ITS Abruzzo Turismo e Cultura: l’accordo di programma tra sette Enti nasce ad Avezzano

Presentata ufficialmente, nella sala consiliare del Comune capoluogo della Marsica, la Fondazione “Istituto tecnico superiore Abruzzo Turismo e Cultura”. Faranno parte del nuovo percorso abruzzese di crescita e di formazione turistica – valido per la Marsica e per l’Altopiano delle Rocche – anche i Comuni di Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo e Ovindoli.

Non solo preparazione accademica, ma anche coinvolgimento del settore privato con le aziende e del mondo studentesco dei giovani, possibili e futuri imprenditori turistici del domani. Conferenza stampa, ieri mattina, nella sala consiliare del Comune di Avezzano, per la presentazione del protocollo d’intesa a vocazione turistica che lega tra di loro i territori di Avezzano, Tagliacozzo, Rocca di Mezzo, Ovindoli e Rocca di Cambio, accompagnati in questo nuovo percorso di formazione qualificata e specifica dalla competenza delle due DMC Marsica Terrextra e Abruzzo Qualità, rappresentate dai presidenti Giovanni D’Amico e Raffaele Siciliano.

Un incontro a più voci e a più attori territoriali, quello di stamattina, che ha interessato le due grandi aree della Marsica e dell’Altopiano delle Rocche: due bacini geografici di grandi prospettive, risorse e capacità attrattive. Il protocollo d’intesa nasce nell’ambito dell’adesione, da parte degli Enti coinvolti, alla Fondazione – di recente genesi in Abruzzo – denominata “ITS (Istituto Tecnico superiore) Abruzzo Turismo e Cultura”, ovvero un organismo di formazione e di accompagnamento nel mondo del lavoro del ramo turistico, nato esattamente l’8 giugno del 2022. La realtà sarà operativa e in grado di attrarre fondi già da gennaio 2023. “Non potevamo lasciarci sfuggire, come sistema-territorio, questa occasione – ha esordito l’assessore del Comune di Avezzano, Patrizia Gallese che ha coordinato l’incontro – come delegata alle politiche turistiche, ho voluto organizzare questo tavolo di confronto proprio per avviare un cammino che potrà dare tanto ai nostri territori. Si parla sempre e in ogni occasione oramai di potenzialità turistiche e di sviluppo turistico, ma spesso ciò che manca è l’azione concreta e qualificata sui territori. Dobbiamo rafforzare i nostri punti di fragilità e di debolezza a livello di offerta turistica e di presenza di strutture adeguate e personale qualificato. Con l’ITS si può fare”.

In sala consiliare, presenti il presidente e il vicepresidente della Fondazione neonata, Erminio Di Ludovico e Dario Colecchi, il vicesindaco di Tagliacozzo, Anna Mastroddi, l’assessore del Comune di Ovindoli, Leonello Scorrano, il presidente del Patto Territoriale e componente del Cda del Gal Marsica, Rocco Di Micco e la dirigente scolastica dell’Istituto “Argoli” di Tagliacozzo, la professoressa Clementina Cervale.

Quali sono gli obiettivi dell’ITS? Innanzitutto, promuovere la diffusione della cultura tecnica e scientifica e poi sostenere le politiche attive del lavoro nella filiera del turismo. La parola chiave è solo una: integrazione. “Si vuole creare una connessione tra i sistemi di istruzione, formazione e lavoro territoriali. – ha detto Giovanni D’Amico – L’ITS è uno strumento che ci può aiutare a sviluppare in maniera incisiva e decisiva delle strategie concrete per la valorizzazione. Noi enti dobbiamo essere promotori di uno scatto organizzativo e imprenditoriale, anche perché ora, a livello regionale, abbiamo anche la nuova Legge quadro sul turismo. Il quid in più è rappresentato dall’incontro tra pubblico e privato”.

“L’ITS è unico per tutto l’Abruzzo, come anello di congiunzione qualificante e professionalizzante tra scuola superiore di secondo grado, università e percorsi aziendali. – ha affermato, infine, il presidente della Fondazione, Erminio Di Ludovico – Le opportunità nella Marsica e nell’Altopiano delle Rocche sono tante. Il nostro modello di riferimento è l’ITS veneto di Jesolo, soprattutto per la capacità di ‘vendere’ le offerte turistiche on-line. Formeremo i nuovi professionisti del turismo esperienziale, digitale, lento e di ritorno: le tante facce dell’economia turistica del futuro”.