600 milioni in arrivo per la filiera della ristorazione

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
DECRETO 27 ottobre 2020 
Criteri e modalità di gestione del Fondo per la filiera della
ristorazione. (20A06170)
(GU n.285 del 16-11-2020)


Il Fondo per la filiera della ristorazione e’ finalizzato alla erogazione di un contributo a fondo perduto ed ha il fine di sostenere la ripresa e la continuità dell’attività degli esercizi di ristorazione ed evitare gli sprechi alimentari attraverso l’utilizzo ottimale delle eccedenze anche causate da crisi di mercato.

Il contributo è riconosciuto per l’acquisto, effettuato dopo il 14 agosto 2020 e comprovato da idonea documentazione fiscale, di prodotti di filiere agricole e alimentari, inclusi quelli vitivinicoli, anche DOP e IGP, valorizzando la materia prima di territorio. Per prodotti di filiere alimentari si intendono anche i prodotti della pesca e dell’acquacoltura. Oltre ai prodotti DOP e IGP, per valorizzazione della materia prima di territorio si intende l’acquisto da parte del soggetto beneficiario di prodotti da vendita diretta ai sensi dell’art. 4 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, oppure di prodotti ottenuti da filiera nazionale integrale dalla materia prima al prodotto finito.

Inoltre, ai fini dell’attuazione della presente misura agevolativa sono considerati prioritari gli acquisti di prodotti DOP e IGP e di prodotti ad alto rischio di spreco. La finalità di evitare gli sprechi alimentari è assolta con l’acquisto delle produzioni di cui all’allegato 1 del presente decreto, pubblicato sul sito del Ministero. Il soggetto beneficiario richiede il contributo, entro la data fissata con provvedimento del Ministero, attraverso il portale della ristorazione o attraverso gli sportelli del concessionario, mediante inserimento o presentazione della richiesta di accesso al beneficio completa dei dati richiesti ivi inclusa copia del versamento dell’importo di adesione all’iniziativa di sostegno, effettuato tramite bollettino di pagamento, fisico o digitale, come determinato dal decreto ministeriale di cui all’art. 58, comma 6, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito con modificazioni dalla legge del 13 ottobre 2020, n.
126.

L’accettazione della domanda è subordinata alle verifiche che il concessionario effettua per conto del Ministero sulla corrispondenza partita I.V.A. – Codice Ateco cosi’ come indicati dal soggetto beneficiario.
Alla domanda è acclusa la dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta’, redatta dal legale rappresentante o da suo delegato, ai sensi degli articoli 47 e 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 concernente:

  • gli aiuti complessivamente percepiti in regime «de minimis» o «de minimis agricolo» nell’ultimo triennio, incluso l’anno della domanda;
  • il calcolo dell’ammontare del fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2020 che deve essere inferiore ai tre quarti dell’ammontare del fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2019 ovvero che il soggetto beneficiario ha avviato l’attivita’ a decorrere dal 1° gennaio 2019;
  • l’iscrizione dell’attivita’ al registro delle imprese con codice ATECO prevalente come previsto dall’art. 58 del decreto-legge 14 agosto 2020, convertito con modificazioni dalla legge del 13 ottobre 2020, n. 126;
  • l’insussistenza delle condizioni ostative di cui all’art. 67del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159;
  • la mancata presentazione della domanda di contributo ai sensi dell’art. 59, comma 6 del decreto- legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito con modificazioni dalla legge del 13 ottobre 2020, n. 126;
  • ogni altra richiesta presente nella modulistica del Concessionario approvata dal Ministero.

Il soggetto beneficiario provvede altresi’ ad inserire sulla piattaforma della ristorazione, oppure a presentare presso gli sportelli del concessionario i documenti fiscali (fatture e documenti di trasporto) che certificano l’effettivo acquisto e la consegna dei prodotti di cui al comma 3 dell’art. 4 effettuati dopo il 14 agosto 2020, anche non quietanzati. Per l’anno 2020 le risorse del Fondo ammontano a 600 milioni di euro che costituisce limite di spesa.