Ortona dei Marsi
Il paese sorge alle pendici del monte Parasano nella valle del Giovenco a circa mille metri di altitudine, all’interno dell’area protetta appartenente al Parco nazionale D’Abruzzo, Lazio e Molise; il suo territorio è circondato da monti con vette che si aggirano sui 2.000 metri, mentre a valle scorre il fiume Giovenco.
Il toponimo deriva con ogni probabilità dal latino Ortus solis, orto del sole, una denominazione che riflette la sua posizione, orientata verso est; una storiografia minoritaria invece ne rintraccia le origini nel termine osco Hurz, orto sacro.
In questa area sorgeva già dal III secolo a.C. l’antica città marsa di Milonia, distrutta dai romani durante la terza guerra sannitica. Proprio in questi luoghi ebbe origine la progenie della gens Poppedia, il cui più fulgido esponente, Quinto Poppedio Silone, guidò i Marsi durante le guerre del I secolo a.C.
L’odierno nucleo abitativo potrebbe essere sorto in epoca medievale, stante la citazione di “Melogne”, alterazione linguistica di “Milonia”, in due bolle papali di Pasquale II e Clemente III.
Forse proprio grazie alla posizione elevata e distante dall’allora Lago Fucino e dai maggiori centri abitati, Ortona rimase praticamente indenne ai flagelli della peste che afflisse l’intera area nel 1656. Una posizione davvero privilegiata visto che protesse, almeno in parte, il centro abitato anche dalla devastazione del sisma del 1915.