Trasacco
Trasacco è situato sul versante meridionale della piana del Fucino, alle pendici dei monti Labbrone ed Alto. Il suo territorio segna l’inizio della Vallelonga, propaggine meridionale della Marsica.
L’origine del nome è legata al termine latino Transaquas, ovvero “al di là delle acque”, una denominazione che assunse in occasione del primo prosciugamento del lago realizzato tra il 41 e il 52 d.C. dall’imperatore Claudio. Il centro acquisì questo nome grazie alla sua posizione geografica rispetto al lago del Fucino e all’importante municipio romano di Marruvium, situato presso la contemporanea San Benedetto dei Marsi. Il nucleo più antico del territorio risale tuttavia all’epoca preromana, era denominato con ogni probabilità Supna ed aveva la strutturazione di centro fortificato.
L’attuale centro storico insiste su alcune necropoli di epoca tardo repubblicana ed imperiale nei meandri delle quali sono state rinvenute sepolture di diversa fattura. Alcune lastre scolpite di questa necropoli sono oggi conservate nell’oratorio della basilica dei Santi Cesidio e Rufino.
Il centro conobbe una nuova fase di sviluppo in epoca altomedievale quando si costruirono nuove abitazioni attorno alla chiesa madre. Per tutto il medioevo e in età moderna Trasacco ha seguito di pari passo le vicende storiche della Marsica e in epoca contemporanea è stata al centro di quelle legate al definitivo prosciugamento del Fucino.
Alcuni storiografi locali ci raccontano di come agricoltori locali, alcuni giorni prima del sisma del 1915 che devastò la Marsica, denunciarono strani fenomeni che si verificarono nei terreni fucensi alle porte del paese, riferendo di gas che fuoriuscivano dalla terra e delle acque dei pozzi che si erano d’improvviso intorbidite.